30 ottobre 2021
Eugenio Tescione, Il mansionario dell’umanista
Paola Servillo e Beniamino Servino hanno presentato il libro e l’autore
La notte laboriosa di un professore universitario, esperto di numeri tabelle e percentuali, viene sconvolta dal trovare tra le sue carte un insieme di fogli disordinati, dove sono abbozzate liriche relazioni di vita di donne e uomini impegnati a sostenere le fatiche del lavoro.
Il mansionario che così si delinea è dunque il resoconto del particolare presente, che reiterate e fredde definizioni sociologiche tendono a normalizzare.
Ma è anche il tentativo di un recupero sognante di una dimensione possibile dell’organizzazione umana, una dimensione che le parole (contenitori sonori del pensiero e delle emozioni dell’uomo) costruiscono incessantemente per dare vita al sentimento di essere al mondo, e per tollerare l’ordine implacabile che la direzione del lavoro dell’universo impone. È infine la storia di un parricidio, ossia dell’amorosa compiacenza che tra carnefice e vittima realizza un incruento atto simbolico, rito di fondazione e di passaggio sempre necessario per pensare e rendere fruttuoso il futuro.
Il Mansionario di Eugenio Tescione è il terzo volume, dopo i racconti di Marilena Lucente e di Sante Roperto, pubblicato nella collana “amoR letoH” che la casa editrice Terre Blu dedica ai narratori italiani contemporanei.
L’autore è psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. Tra le sue pubblicazioni recenti ci sono saggi, editi in volumi e in riviste di settore, che abbracciano argomenti specialistici della psicoanalisi e sue relazioni con l’interpretazione delle opere d’arte. Suoi scritti sono apparsi anche in riviste letterarie. Questa è la sua prima opera narrativa.